Anche sui media più allineati, ogni tanto il lampo d’un corto circuito squarcia la cortina fumogena della narrazione dominante piena di slogan e frasette imparate a memoria. Ad esempio, gli araldi dell’oligopolio finanziario globale vi hanno ormai convinto che se tornasse la Lira chi ha un mutuo sarebbe praticamente fottuto, eh? Tutt’altro! Falso, falsissimo. In realtà, è vero l’esatto contrario.
Ecco ciò che si lascia scappare in televisione nel 2017 Salvatore Rossi, matematico, economista e banchiere, nonché Direttore Generale della Banca d’Italia dal 13 maggio 2013 al 9 maggio 2019, durante un’intervista da Giovanni Floris.
Floris – “Mi dica cosa succederebbe ai mutui che ancora dobbiamo pagare: io ho preso una casa, la sto pagando con un mutuo in Euro, compare la Lira. Che succede al mutuo?”
Rossi – “Allora, chi ha un debito, è OVVIAMENTE favorito se c’è un cambio di segno monetario e una svalutazione della nuova moneta, quindi chi ha un mutuo paga meno, la banca invece…”
Floris – “Cioè io ho preso i soldi in Euro e invece li ridò in una Lira che vale meno.”
Rossi – “Esatto, esatto, LA BANCA NO, CI RIMETTE, OVVIAMENTE…”
Dopo aver lasciato la presidenza della Banca d’Italia il 9 maggio, qualche settimana dopo Salvatore Rossi concede la seguente intervista in cui afferma:
“Quando nel 2013-14 era in discussione la direttiva BRRD ((Bank Recovery and Resolution Directive) sulla risoluzione delle crisi bancarie, la Banca d’Italia e il ministero dell’Economia ci provarono a ottenere norme più adatte… ma non potevamo contrastare una tendenza che si affermava in tutta l’Europa a guida tedesca.
D’altro canto la Germania aveva già salvato le sue banche con soldi pubblici: tanto che si potrebbe attribuire alla Germania questo pensiero: – Noi abbiamo salvato le nostre banche, adesso non diamo il permesso agli altri di salvare le loro.”
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(in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it)