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Category Archives: Racconti lunghi
Auto-razzistafazzi! (saggio di psico-economia sociale)
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E’ liberamente scaricabile al link sottostante
il saggio di psico-economia sociale:
Auto-razzistafazzi – malos mannaja
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in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it
Guardare l’ontano
E’ liberamente scaricabile l’e-book dei racconti scritti e sparsi in giro per il mondo negli ultimi 3 anni.
“Guardare l’ontano” – raccolta di racconti 2016-2018, malos mannaja
Il disagio della tecnologia
Marco.net irrompe in presidenza col volto livido da emoticon furioso.
– Non ne posso più – strepita mordendo le ultime sillabe.
Il preside solleva gli occhi dal monitor quel tanto che basta per linkare allo sguardo un’immagine di biasimo.
– Si calmi… sta esagerando.
L’insegnante di sostegno inspira a fondo l’aria densa di nicotina e crolla a sedere sullo scranno in ecopelle, davanti alla scrivania in acrilico nobilitato.
– Guardi! – sventola l’iPhone davanti al naso del preside – se non è cyberbullismo questo!
Nella foto, un ragazzino usa il cellulare a mo’ di clava schiantandolo in testa a un compagno.
– Caro Marco.net, la sua dedizione è encomiabile, ma l’uso del telefonino secondo le modalità in oggetto, non configura un’aggressione mediata tecnologicamente. Quindi la prego di tornare al lavoro.
L’insegnante vacilla, incredulo.
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Trump, Hitler e Berlusconi: Trumpitlersconi!!
1) Trump è stato eletto democraticamente, ma è il male assoluto
2) anche Hitler, come ci insegna la storia, è stato democraticamente eletto
3) so quello che dico perché conosco Berlusconi che è come Trump
4) chiunque non è d’accordo con me è un puttaniere razzista nazifascista
ma che meraviglia…
proviamo a fare insieme un po’ di chiarezza? (altro…)
Dai una pagina facebook a un ignorante e diverrà un opinionista.
La più efficace arma di persuasione di massa è l’ignoranza. Difatti, per coerenza e per lealtà verso se stessi, gli ignoranti spesso ignorano di esserlo, da cui il proverbio “l’ignoranza è madre dell’arroganza”. Gli ignoranti non si mettono in discussione, non si documentano, non vanno oltre le prime tre righe di un articolo di approfondimento perché, nonostante qualche minima lacuna, la loro ignoranza è enciclopedica e copre ogni campo dello scibile umano. Forse per questo l’ignoranza è particolarmente frequente tra gli intellettuali (che sanno di sapere) e tra gli attivisti dei partiti politici (che si lasciano sapere).
L’efficacia dell’ignoranza come instrumentum regni si fa ancor più palese se rammentiamo che era già noto agli antichi romani che “l’ignoranza è causa della paura” (Seneca), e la storia ci insegna che la paura è l’altro ingrediente essenziale per la gestione del consenso nel governo dei popoli (si vedano, ad esempio, la paura dei comunisti, del debito pubblico, dei terroristi, dell’inflazione, dei mussulmani o degli immigrati).
Sta a noi, dunque, decidere se voler essere un popolo così ignorante da conoscere meglio le funzioni degli iPhone che i propri diritti o rimboccarci i neuroni e rifiutare di essere il peggior nemico di noi stessi. (altro…)
S.O.S. pensione
S.O.S. pensione
Driiiin driiiin driiiin
– La signora non risponde. Forse non vuol rispondere?
Risate in studio.
Driiiin driiiin driiiin
– Pronto?
– Buongiorno, parlo con la signora Adelina Lattanzi?
– No, ora passo – fruscio di sottofondo, poi qualche secondo dopo – Sì… chi è che parla? – chiede la voce incartapecorita di Adelina.
– SOSpensione, Rai Uno, il talk-show che ha a cuore il futuro del paese – replica con tono gioviale il conduttore.
– Ma… è… è uno scherzo, vero? (altro…)