Ritorno al nuovo mondo (mercato)

mondo mercato

Huxley e Bradbury, come la maggior parte dei narratori che hanno ipotizzato universi distopici, sono dei poveri ingenui. Non serve una scossa elettrica per tenere lontano dai libri i bambini (vedasi “Il mondo nuovo”, 1932), come pure non serve bruciare i libri in scenografici falò (vedasi “Fahrenheit 451”, 1953). E’ molto più efficace insegnare l’ignoranza (vedasi il continuo declino della scuola in tutto il mondo, mica solo in Italia…), trasformare la cultura in un saper fare (vedasi la scuola come apprendistato che addestra la manovalanza del domani), e riempire i libri di mazzantini, di carifigli e di fiction *educativa*. Ebbene sì, una volta i sistemi di potere spendevano un sacco di soldi in propaganda di regime, la propaganda era *un costo*… ah, com’erano ingenui e sprovveduti i nazismi e i fascismi di ieri. oggi si può guadagnare (e fare un sacco di soldi) proprio con la propaganda e la fiction… spettacolare no? Il sistema mercato globale seleziona la migliore propaganda per noi e ce la vende sotto forma di bisogni così addirittura la *paghiamo* e nell’atto stesso di acquistarla e fruirla impariamo ad essere schiavi migliori (consumatori al quadrato e liberisti al cubo).

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(in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it)