
in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it
Il blog della defunta lib(e)reria "www.copylefteratura.org"
Se il mondo fosse un enorme centro commerciale, l’arte non esisterebbe.
Una chiacchierata informale per capire quanta parte della popolazione italiana è stata contagiata da SARS-CoV-2 (il coronavirus agente eziologico di COVID-19)
Scarica il PDF qui: Conti senza marchesi
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(in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it)
Non me ne vogliano i vari Guzzanti, Zalone, Albanese, Crozza, Bisio, Luttazzi e compagnia bella. La satira ben fatta – quella che mentre ti fa ridere (amaro) ti obbliga a riflettere – esiste ancora.
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Die Anstalt e il Grand Hotel Europa -1. parte (Sott ITA)
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Die Anstalt e il Grand Hotel Europa -2. parte
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Surplus commerciale Germania e saldi settoriali.
Ed eccoci di nuovo a parlare di economia perché, ricordiamolo, nell’economia di mercato in cui viviamo, la politica in sé e per sé non esiste: esistono le politiche economico-finanziarie. Parimenti, eccoci di nuovo a parlare di attentato alla Costituzione Italiana
(in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it)
“Dei fatti maturano nell’ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. I destini di un’epoca sono manipolati a seconda delle visioni ristrette, degli scopi immediati di piccoli gruppi attivi, e la massa dei cittadini ignora. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, ma la tela tessuta nell’ombra arriva a compimento, e allora sembra che la fatalità travolga tutto e tutti, che la storia (o la crisi economica) non sia che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo, chi indifferente. E alcuni piagnucolano pietosamente, altri ridono beffardi, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno, o pochi, si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?”
capisco.
però pensavo… il “puro divertimento”… eeeh… beato chi può permetterselo, il puro divertimento!
logico che se non ho un tetto, un lavoro o uno stipendio dignitoso, potrò abbandonarmi al “puro divertimento” solo vivendo fuori dal tempo! mmmm, e infatti, parapapààà: ecco a “noi” i social network!
: )
ma andando oltre la realtà (e la verità) virtuale qui presente, la domanda che mi sorge spontanea è: possiamo abbandonarci sereni e tranquilli al puro divertimento nel 2019?
probabilmente no.
viviamo in un momento storico drammatico dove le costituzioni socialdemocratiche del secondo dopoguerra sono sotto attacco (come apertamente dichiarato da JPMorgan: “troppe tutele dei diritti dei lavoratori” e “troppa libertà di protestare per modifiche dello status quo”). su scala globale, le élite mondialiste e le oligarchie finanziarie sono così potenti da imporre agli stati democratici ex-sovrani la propria agenda economica (come apertamente dichiarato dal commissario UE al Bilancio Gunther Oettinger: “i mercati insegneranno agli italiani a votare nella maniera giusta”). la popolazione è bombardata a tappeto dalla narrazione dominante dei media, docili holding del potere finanziario, chiamati a radere al suolo la capacità critica (come ci insegna il bispensiero di Orwell: “la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”) e ad instillare nella popolazione una totale sfiducia verso le istituzioni democratiche (antipolitica e qualunquismo) e verso gli esseri umani (corruzione e autorazzismo). un vero e proprio lavaggio del cervello.
sono dietrologo se mi guardo intorno e vedo un disegno ben organizzato? chissà… forse no: basta chiedere conforto ai dati numerici degli ultimi tre-quattro decenni, che mostrano un enorme aumento del “wealth gap” per effetto di una continua redistribuzione verso l’alto della ricchezza. tale fenomeno non ha nulla a che fare con la corruzione o con la purezza, cosa che Richard Baldwin dell’Università Bocconi di Milano – come pure qualunque altro economista – sa benissimo. e d’altro canto non c’è bisogno di scomodare l’erudito professore quando lo stesso concetto piuttosto banale viene espresso dal tassista “plebeo” di Torvergata che si autoflagella giaculando “semo tutti corotti!”. beh, cheddire? a me sembra un’evidente e logica tautologia: come dire “siamo tutti esseri umani”, nel bene e nel male.
e allora? il fatto che il popolo e le élite siano poco, molto o troppo corrotti, cosa cambia?
la Costituzione afferma senza mezzi termini all’articolo 1 che “la sovranità appartiene al popolo”, non alle élite (disguido che indispettisce non poco l’élite e il potere finanziario). tenendo ben saldo tale presupposto, il termine “populismo” diventa un’entità astratta che non esiste: esiste forse il “democrazismo”? esistono il popolo e la volontà popolare, almeno in democrazia.
certo, possiamo tirare i remi in barca, pensare al “puro divertimento” e distrarci ascoltando l’orchestrina del Titanic, ma la storia ci insegna che poi le cose tendono a finire male…
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in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it
tre e-book di “politica economica” liberamente scaricabili: una buona occasione per acquisire maggiori consapevolezze
Il titolo – ottenuto parafrasando un aforisma di Neal Ascherson – dice già tutto sul problema, compreso che rientrano nel novero degli schiavi anche voi che non leggete, tu che leggi e io che scrivo.
Il problema, quindi, non siamo né voi, né tu, né io, perché, come scrisse il buon John Maynard Keynes: “tu hai un problema se devi alla tua banca cento sterline, ma se ne devi un milione, il problema è della banca.”
Eppure, anche se non siamo noi il problema, è poco ma sicuro che nessuno lo risolverà al posto nostro. Dunque diamoci da fare: la macroeconomia è meno complicata di quello che sembra, tutto il resto è politica e abbiamo il diritto democratico di pretendere che vada nella giusta direzione.
Di seguito, tre semplici ma utilissimi e-book di “politica economica” scritti qualche tempo fa e disseminati in giro per la rete. Tutti e tre sono liberamente scaricabili in PDF e rappresentano una buona occasione per acquisire maggiori consapevolezze e fare il punto della situazione.
——— concetti basilari PDF ———– ——— cosa accadde PDF ——– ———- ordoliberismo PDF ———-
in caso di cose da dire all’autore: malosmannaja@libero.it
Noam Chomsky è «uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra americana e mondiale». (Wikipedia). Anzi, di più: Noam Chomsky è «il più importante intellettuale vivente» (The New York Times). «Insieme a Marx, Shakespeare e la Bibbia, Chomsky è tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura… Un eroe del nostro tempo, una mente eccelsa» (The Guardian).
Ascoltiamo cosa ha da dirci:
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